L’evento di chiusura del progetto, organizzato dalla Fondazione Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia, al quale ha aderito anche La Formica di Rimini

Si è svolto lunedì pomeriggio – 20settembre – in forma di webinar il partecipato evento di chiusura del progetto intitolato “La diversità culturale nei luoghi di lavoro. Approcci pratiche per il diversity management”.

Un’interessante conferenza conclusiva, realizzata all’interno del progetto “DimiCome – Diversity management e integrazione. Le competenze dei migranti nel mercato del lavoro”, realizzata grazie al co-finanziamento del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020”. L’evento si inserisce, inoltre, all’interno del programma “Diversty Lab – Economie plurali e innovazione della diversità”. Una linea strategica della pianificazione interculturale del Comune di Reggio Emilia, finalizzata a riconoscere e valorizzare le potenzialità di una società interculturale in relazione alle nuove economie plurali eai processi di innovazione aperta.

All’evento sono stati presentati i principali risultati del progetto ‘DimiCome’ e anche i risultati della ricerca MIDIC (condotta dall’Istitute for Research into Superdiversity dell’Università di Birmingham in collaborazione con Fondazione Mondinsieme). Progetti finalizzati a sostenere le organizzazioni del mercato del lavoro, nello sviluppo di politiche e pratiche in grado di incentivare strategicamente l’espressione della diversità delle risorse umane impiegate, con particolare riguardo al personale avente un background migratorio.

Al progetto ‘DimiCome’ ha aderito – nella scorsa primavera – anche La Formica, candidatasi ad un percorso di accompagnamento personalizzato, finalizzato a promuovere una maggiore comprensione delle diversità presenti al suo interno. A tal fine è stata realizzata una mappatura, attraverso lo strumento digitale “Diversity Rating 2.0.”, realizzato dalla Fondazione Mondinsieme.  I risultati di questa mappatura sono stati presentati ai soci della cooperativa, in occasione dell’ultima assemblea svoltasi lo scorso giugno. Un’iniziativa che è perfettamente in linea con la politica di integrazione aziendale, che da anni la cooperativa si è data, con risultati evidenti nella variegata composizione della base lavorativa e anche nell’assegnazione dei diversi ruoli di responsabilità ricoperti da persone provenienti da tanti differenti paesi anche extracomunitari.

Sono stati diversi i professionisti intervenuti alla conferenza che hanno dato il proprio contributo: la Prof.ssa Chiara strozzi, docente di Economia Politica del Dipartimento di Economia “Marco Biagi” UNIMORE; Loris Vezzali di UNIMORE; Federica Trimarchi (Fondazione Mondoinsieme); Nicoletta Manzini (Fondazione Mondoinsieme); Monica Gatti (Coopservice) e  Annavittoria Sarli (Università di Birmingham).

Il progetto oltre che a stimolare una particolare attenzione per le competenze interne – spesso non conosciute, non emerse e quindi non considerate – ha raggiunto anche il virtuoso obiettivo di condividere visioni, approcci e strumenti (come il software “Diversity Rating 2.0”) – per una ideazione e implementazione efficace di politiche e pratiche di Diversity Management.  Sono state presentate alcune esperienze d’imprese che hanno raccontato l’esito dell’accompagnamento fatto in questi anni dalla Fondazione Mondinsieme nella loro organizzazione, risultati e metodi di analisi, che adesso possono essere estesi anche in altre realtà interessate ad affrontare il tema della diversità interna e convinte che solo nell’integrazione delle conoscenze ci possa essere vera inclusione culturale e sociale.

Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Nicoletta Manzini – Responsabile del programma “Economie plurali e innovazione della Diversità” della Fondazione Mondinsieme. L’intervista nell’articolo che segue.

e.v.