Mario – 24 anni – ha conosciuto La Formica tramite un’agenzia di lavoro, da li la decisione di trasferirsi a Rimini dalla provincia di Lecce. Da aprile svolge il lavoro di autista con patente CQC e operatore ecologico addetto alla raccolta differenziata negli alberghi del lungomare di Rimini, un lavoro stagionale che lo vede impegnato fino alla fine dell’estate. Una voglia di lavorare ed un’energia contagiosa che lo ha convinto a spostarsi da casa per la prima volta nella sua vita, nonostante il rimpianto per non aver terminato gli studi. Un rammarico che però non gli ha impedito di concludere lo stesso il percorso scolastico che aveva iniziato con la scuola serale nel suo paese per diplomarsi. Già l’anno scorso aveva incominciato a recuperare l’ultimo anno di scuola superiore e la DAD (didattica a distanza), gli ha consentito di seguire le lezioni anche stando a Rimini. Un impegno che è coinciso con il suo inserimento lavorativo e che lo ha portato a fare l’esame di maturità lo scorso 17 giugno. E’ stata una sorpresa piacevole per i suoi responsabili quando, alcune settimane fa, Mario è andato in direzione a chiedere alcuni giorni di permesso per sostenere l’esame di stato. Prova di maturità dalla quale è uscito con un ottimo voto, conseguendo il diploma in economia aziendale e ragioneria, dove ha portato come caso di studio proprio La Formica, parlando del bilancio sociale, dell’economia del terzo settore e dei percorsi d’inclusione sociale che a Rimini si riescono a sostenere con imprese solide e professionalmente inserite nel tessuto del territorio.
Ma Mario non si è fermato qui. Grazie a questo traguardo raggiunto e all’esperienza in Formica adesso ha la forza di guardare anche più avanti, mettendo a fuoco nuovi obiettivi come quello di continuare gli studi in un percorso universitario nel ramo scientifico.
“In questo lavoro ci metto molto impegno – sottolinea Mario – e mi sento molto orgoglioso a fine giornata, perché svolgo un servizio pubblico per questa città, anche se non è la mia, a cui comunque mi sono già affezionato. Sono contento di partecipare per renderla pulita e che questo lavoro venga apprezzato dalla gente e dagli operatori turistici con cui ho stabilito un rapporto di reciproco rispetto. Non conoscevo questo tipo d’impresa sociale prima, perché nella mia terra la forma cooperativa non è molto diffusa ma devo dire che mi sono sentito sin dall’inizio come se fosse una grande famiglia, sono stato accolto dai colleghi e responsabili con grande entusiasmo e per me ha fatto la differenza. Ho avuto anche modo di fare delle belle amicizie e di conoscere i percorsi d’inclusione della cooperativa che aiuta anche chi nella vita a volte può rimanere indietro, senza giudicare nessuno. Una forma di solidarietà preziosissima per una comunità che riesce a dare una seconda possibilità per ricominciare da capo, dopo un trauma oppure un’esperienza negativa. Una possibilità, attraverso il lavoro che, sono d’accordo, non si dovrebbe negare a nessuno.”