Anche i “mancati infortuni” servono a migliorare gli aspetti organizzativi legati alla sicurezza del lavoro

Che senso ha registrare un incidente o un infortunio non avvenuto ? Che senso ha tenere traccia di episodi che in realtà non sono accaduti o sono stati evitati per poco ? Si tratta in realtà di una procedura che già da qualche anno si sta cercando di mettere a sistema nell’organizzazione del lavoro in cooperativa. Risulta infatti già da tempo che ci sia in cooperativa il registro dei mancati infortuni, ovvero la possibilità di tenere traccia di tutti quegli episodi con danni a cose o meno, in cui non è accaduto niente di dannoso per la salute del lavoratore ma che è opportuno registrare e segnalare per eventualmente risolvere le cause che lo hanno provocato.

Una procedura su cui ora si pone ancora più attenzione perchè è prevista anche dalla certificazione OHSAS 18001. Questa norma sui sistemi di gestione della sicurezza fa rientrare anche i mancati infortuni nella sfera delle situazioni da gestire in analogia  alla gestione delle non conformità.

Mentre gli infortuni possono essere facilmente rilevati in quanto generalmente danno luogo ad una serie di obblighi normativi a carico dell’azienda, il rilevamento dei mancati infortuni dipende solo dal livello di sensibilità del personale. Un aspetto su cui occorre lavorare molto per coinvolgere tutti i lavoratori della cooperativa.

“Spesso non si vuole segnalare un mancato infortunio – sostiene Mirca Renzetti – per paura di essere colpevolizzati o per semplice disinteresse. Per questo occorre un’adeguata formazione del personale ed un clima aziendale aperto e positivo, finalizzato ad  accrescere la disponibilità del personale a segnalare tali situazioni. I mancati infortuni rappresentano – conclude la Resp. della Qualità –  una miniera di informazioni vitale per la prevenzione degli infortuni”.

Come hanno evidenziato molte ricerche nazionali, diffuse ampiamente anche dall’inail, ad ogni infortunio grave possono corrispondere fino a 30 infortuni lievi. Limitando o eliminando gli incidenti di qualsiasi tipo, si potranno evitare o ridurre anche gli  infortuni più gravi.

Il verificarsi di un evento dannoso significativo è sempre associato al verificarsi di numerose anomalie che producono danni solo lievi o nulli. Dalle statistiche sopra menzionate, emerge che su 1000 incidenti, 3 sono infortuni con conseguenze rilevanti, 88 con effetti minori e i restanti sono cosiddetti quasi infortuni o mancati infortuni ossia episodi che, pur avendone il potenziale, non hanno prodotto danni.

Per qualsiasi azienda attenta alla sicurezza sul lavoro, questi mancati infortuni, devono essere  fondamentali  ai fini della valutazione dei rischi, in quanto sono proporzionalmente più numerosi degli infortuni.  Ecco perché,  anche in cooperativa, è opportuno considerarli al pari degli infortuni veri e propri, con indicatori di rischio che, né più né meno, vengono visti come gli eventi che hanno prodotto infortuni.

Insomma una procedura che non solo è prevista dalla norma di riferimento della certificazione sulla sicurezza, ma che risulta essere una prassi positiva per ridurre realmente il rischi degli infortuni e tutelare ancora meglio la salute dei lavoratori. In questo senso, tutte le eventuali registrazioni e segnalazioni che occorre fare, non sono un peso o un lavoro in più che si aggiunge al resto,  ma una importante responsabilità che ciascun operaio ha nei confronti dei colleghi e per se stesso.