La Formica fra le fondatrici della rete nazionale che ha iniziato il suo percorso alla Biennale di Genova nel giugno 2015
Alla prima Biennale della Prossimità si era avviato un confronto molto serio fra diverse cooperative presenti sul territorio nazionale, impegnate nel settore ambientale, che avevano avvertito la necessità di dialogare, organizzarsi ed unirsi per fare fronte comune a medesime necessità. La Rete “14 luglio” è un’altra tappa decisiva di questo importante percorso che ha visto La cooperativa riminese La Formica coinvolta fin dal primo incontro avvenuto a Genova nel giugno 2015 al workshop “Parliamo di rifiuti. Il ruolo della cooperazione di inserimento lavorativo nella gestione dei rifiuti”, uno degli appuntamenti del fitto calendario della Biennale dedicato alle comunità locali, alle persone e ai loro bisogni guardati in ottica di “prossimità”. (Di seguito il comunicato stampa ufficiale della Rete)
La Rete “14 luglio”, nasce a Torino lo scorso 14 aprile 2016, è una realtà che già nel nome dichiara il proprio obiettivo: riaffermare i valori costitutivi e fondanti della cooperazione sociale. Riflettere e reagire, in modo propositivo, sugli effetti negativi dei numerosi episodi di cronaca che hanno minato i valori e la credibilità delle cooperative sociali, collante di una società e di un modo di essere impresa che si vuole civile ed inclusiva. Da qui la volontà di dare vita ad un percorso a tappe, con l’esito finale di riconoscersi in un codice condiviso di principi e valori, per porsi quali interlocutori propositivi ed organizzati verso le istituzioni, i privati e i grandi player nazionali. Questi sono alcuni fra gli obiettivi delle Cooperative sociali provenienti da tutta Italia, che oggi si sono riunite nella Rete “14 Luglio”.
“Crediamo che un modello di sviluppo durevole si fondi su un equilibrio tra natura e società: la natura come risorsa da tutelare sulla quale possa radicarsi una società orientata all’inclusione e non alla selezione”, spiega Tito Ammirati della Cooperativa Arcobaleno di Torino, presidente della neonata Rete.
La cooperazione sociale rappresenta in Italia migliaia di persone che fanno impresa, per realizzare sviluppo nel territorio di appartenenza, al servizio della collettività, senza dimenticare gli ultimi ma sapendo trasformare con il lavoro le persone provenienti dall’area del disagio sociale in risorse. Questo è uno dei grandi patrimoni valoriali della cooperazione sociale che la rete 14 luglio vuole mettere a disposizione del Paese, contribuendo qualitativamente allo sviluppo del sistema economico e sociale delle diverse realtà in cui le cooperative aderenti sono inserite.
“Unirsi in questa rete significa non soltanto creare un tavolo di scambio e confronto sulle modalità operative di ciascuna cooperativa e mettere a valore le buone pratiche – prosegue Ammirati – ma anche di rafforzarne il carattere imprenditoriale, favorendo una migliore organizzazione ed un dialogo più costruttivo con i grandi player nazionali del settore rifiuti”.
Le cooperative aderenti alla Rete “14 luglio” provengono dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla Liguria, dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana e dalla Campania: muovono complessivamente circa 65 milioni di euro di fatturato e oltre 2550 operatori, di cui 937 soggetti svantaggiati. Per tutte resta fortemente valoriale il profondo legame con i territori di provenienza.
“Ci teniamo infine a sottolineare – conclude Ammirati – che ciascuna esperienza esprime un solido legame con il territorio su cui è nata ed opera. Questo legame è rappresentato esclusivamente dal valore riconosciuto ed espresso attraverso il lavoro e da nient’altro. Per questo ciascuna cooperativa associata s’impegna a perseguire l’attività imprenditoriale di servizio nei confronti della comunità e a restituire i benefici al territorio su cui opera, senza mutare la propria mission e le modalità di svolgimento del lavoro”.