Quella della sorsa settimana è stata una visita molto attesa da parte de La Formica, un Audit che gli ispettori del TUV hanno eseguito – per un’intera settimana – che ha consentito alla cooperativa di confermare ancora una volta il suo ormai consolidato Sistema di Gestione delle Qualità Integrato. Dopo il superamento della ISO 9001 dello scorso 3 agosto infatti, questa volta è toccato al Sistema Integrato Ambiente e Sicurezza: i due aspetti che insieme al sociale descrivono meglio le caratteristiche de La Formica. L’Audit, che si è svolto per tutta la scorsa settimana in modalità remota, ovvero tutto on line tramite collegamenti in videoconferenza, era un momento particolarmente atteso dalla direzione in quanto, oltre al rinnovo semplice del certificato ISO 14001 – che riguarda gli standard della qualità ambientale – in questa occasione era previsto anche il passaggio dalla OHSAS 18001 alla ISO 45001, ovvero l’adeguamento alla nuova norma che prevede standard aggiornati alle nuove procedure, maggiormente compatibili ed efficaci per il raggiungimento degli obiettivi legati alla salute alla sicurezza sul lavoro.
Tra le ‘opportunità per il miglioramento’ e gli ‘aspetti positivi’, menzionati all’interno del report di Audit, emergono ben 6 ‘punti di forza’, ovvero gli aspetti del Sistema di Gestione che meritano una speciale menzione per il loro contributo all’efficacia ed al miglioramento continuo. E’ la prima volta, dopo 17 anni di certificazione, che il Sistema di Gestione della cooperativa – in questo caso quello integrato ambiente e sicurezza – ottiene un così elevato numero di punti di forza che raccontano bene della serietà e della consapevolezza che in tutti questo anni si è consolidata nei processi organizzativi. Si va dalla puntualità nelle istruzioni operative, alle indagini a cui ha aderito la cooperativa come quella dei “I vissuti fragili al tempo del coronavirus”; dalle segnalazioni “ottimamente gestite”, alle istruzioni nel processo di inserimento di persone svantaggiate; fino al “piano di comunicazione capillare e curato, comprensivo di tematiche di salute e sicurezza sul lavoro e ambiente” e alla crescita e allo sviluppo delle risorse umane. Insomma un quadro generale, estremamente positivo, che fa capire anche quanto impegno sia stato messo nel lavoro da parte degli uffici e di tutti i soci e i dipendenti.
Gli ispettori si sono collegati in video call tutti i giorni della scorsa settimana per svolgere il corposo programma di controlli, suddiviso in settori, uffici e cantieri, controllati tutti in modalità da remoto. Un impegno obbligatorio, nel pieno rispetto delle normative anti covid, che attualmente il TUV ha adottato per tutte le visite delle aziende certificate, al fine di tutelare sia i lavoratori che loro stessi, che in alternativa avrebbero dovuto viaggiare per tutto il paese con il rischio di esporsi ad un contagio.
Ma come avviene la visita di un cantiere in modalità da remoto ?
Il primo passaggio è il controllo documentale che avviene in video conferenza con la responsabile della qualità, dove si mette in evidenza la descrizione precisa di come avviene quel determinato servizio e i documenti che devono essere presenti sul posto, che si tratti di un mezzo, oppure di una sede distaccata. Si forniscono all’ispettore tutti dati necessari a contattare l’operatore che sta svolgendo il servizio.
Dopo questa prima fase gli ispettori contattano direttamente l’operatore che – in prima persona – viene interrogato circa le sue mansioni e la documentazione in possesso. Gli ispettori chiedono al lavoratore infatti di scattare delle foto per condividere il completamento della verifica e per accertarsi che in loco ( sia che si tratti di un mezzo oppure una sede distaccata) siano presenti tutti i documenti necessari, indicati nella fase precedente. Avviene in questa maniera anche l’intervista al lavoratore che così ha la possibilità di dare tutti i riferimenti necessari ad esempio relativi alla formazione ricevuta, le misure adottate di prevenzione al contagio da covid, ecc. Insomma una modalità che ha richiesto una parte attiva da parte dei lavoratori, chiamati in prima persona a partecipare al controllo e a rispondere direttamente. Una modalità che prima avveniva di persona e ora è avvenuta attraverso l’utilizzo di uno smartphone.
“Ambiente e sicurezza sul lavoro sono temi su cui la Formica non ha mai risparmiato risorse – precisa Mirca Renzetti, vicepresidente della cooperativa e responsabile del Sistema di Gestione Q-A-SSL – né in termini economici né in termini di ore di lavoro. Questo Audit, che si è concluso venerdì scorso 4 dicembre, è stato molto importante per noi perché oltre al rinnovo della certificazione ISO 14001 ha previsto anche il passaggio dalla OHSAS 18001 alla ISO 45001, una trasformazione prevista dalla norma e che ha richiesto un notevole impegno. Le verifiche si sono tenute per un’intera settimana e a causa della situazione sanitaria per la prima volta si sono svolte da remoto in videoconferenza. La maggior parte del tempo è stato dedicato al controllo di tutta la documentazione di sistema e le visite dei cantieri si sono svolte per mezzo di videochiamate ai lavoratori sul campo. Devo esprimere sempre un grandissimo ringraziamento a tutti i lavoratori che sempre, durante tutto l’anno, si spendono per fare in modo che il sistema di gestione non sia finalizzato solo all’ottenimento di un certificato ma che fanno si che questo sia uno stile di lavoro ormai integrato nell’organizzazione. Il sistema di gestione non è “l’ufficio della qualità” ma è costituito da tutti gli operatori. Gli ispettori hanno visto che i nostri ragazzi sono sul pezzo, la nostra cooperativa infatti credo sia davvero una realtà resiliente nel vero senso della parola. Anche questa pandemia non è riuscita a piegarci e non ci ha distolto dall’attenzione per quanto riguarda gli aspetti di qualità dei servizi che eroghiamo, dagli aspetti di sostenibilità ambientale e soprattutto di quel che sono le misure di prevenzione e protezione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro a cui si è aggiunto anche il rischio biologico legato al coronavirus per il quale abbiamo adottato tutte le misure del caso.”
Emiliano Violante