Grazie allo smart working non c’è stato nessun rallentamento o chiusura degli uffici de la Formica, in seguito alle disposizioni imposte dal Governo per gestire l’emergenza sanitaria. Sono 11 infatti le impiegate e gli impiegati, che in questi giorni, continuano a dare una risposta quotidiana alle necessità lavorative, anche senza la loro consueta presenza fisica negli uffici della sede di via Portogallo. A decorrere dal 10 febbraio, ed in maniera graduale, sono stati messi in telelavoro tutti gli impiegati d’ufficio della cooperativa per consentire di tutelare la loro salute e quella dei loro familiari, evitando così un inutile rischio di contagio. Una misura cautelare necessaria che, se da una parte mette in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa, dall’altra punta a non interrompere le attività ancora funzionanti e a garantire la prosecuzione di tutti i servizi di cui la città ha bisogno. La decisione, presa dalla direzione nel pieno rispetto alle misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID-19, si è potuta realizzare grazie all’intervento tecnico dell’azienda BZB Sistemi Srl che ha messo in collegamento “remoto” i dipendenti direttamente dalle loro abitazioni: un tipo di connessione particolare che si effettua tra due o più computer, posti a distanza tra loro e collegati attraverso internet.
A garantire il coordinamento delle attività operative e d’ufficio sono comunque la presenza fisica in sede dei responsabili dei servizi e del presidente Pietro Borghini. I coordinatori dirigono i servizi e assistono i lavoratori in campo mentre il presidente è quotidianamente in ufficio per il coordinamento generale di tutte le attività.
“L’emergenza Covid-19, da sanitaria si è velocemente tramutata anche in emergenza organizzativa ed economica – ricorda la Vicepresidente Mirca Renzetti, dalla sua postazione domestica – Ma La Formica ha saputo reagire anche a questo. Con l’accordo sindacale per l’accesso alla cassa integrazione, i benefit per chi rimane a lavorare e anche con lo smart working degli impiegati d’ufficio, siamo riusciti a dare una risposta concreta sia alla necessità di tutelare la salute dei nostri lavoratori, che al bisogno di portare avanti il nostro lavoro. Un impegno diversificato, espresso prevalentemente nel settore dell’igiene ambientale, che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini e di un territorio che è la nostra casa e con il quale ci confrontiamo da quasi 25 anni. Un ringraziamento va a tutti i nostri lavoratori che in modo encomiabile si stanno impegnando quotidianamente nonostante una situazione difficile e a nome di tutti i soci un grande riconoscimento va al nostro presidente che da bravo capitano sta tenendo il timone della nave anche in questo mare in tempesta”.
Non si può certo dire che questa modalità possa sostituire in toto le attività tradizionali, ma si riesce a garantire quasi tutto il lavoro che veniva fatto in sede. Molti incontri personali possono essere proposti da remoto, tramite strumenti di videoconferenza che permettono una gestione in modalità collettiva e collaborativa di tante mansioni. Grazie a funzionalità specifiche come la condivisione di immagini, lo streaming video e la redazione di documenti condivisi, si riescono a raccogliere velocemente le reazioni dei partecipanti alle video conferenze e prendere decisioni in tempo reale.
Si tratta insomma di una nuova modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, caratterizzato dall’assenza di vincoli orari, che aldilà delle attuali necessità di emergenza sanitaria, è basato prevalentemente sulla fiducia e per questo motivo, si adatta bene anche alla struttura di una cooperativa sociale. Un modello che va incontro ai dipendenti aiutandoli a conciliare i tempi di vita e lavoro, favorendo la crescita della produttività. Stiamo parlando di un diverso modo di collaborare, vicino per tanti aspetti alle nuove politiche di welfare aziendale, il futuro percorso di cambiamento culturale ed evolutivo dei modelli organizzativi aziendali vincenti: un percorso che il mondo cooperativo conosce già perché prevede una governance integrata di tutti gli attori coinvolti.
Violante Emiliano