Concluso un altro stage per l’Istituto Economico Valturio. L’esperienza di Alisa Kumbara
Si rinnova, ormai con una certa cadenza, in Formica, il rapporto tra scuola e cooperazione, con gli stage lavorativi dell’Alternanza Scuola Lavoro. Un sistema di collaborazione da cui traggono vantaggio tutti: la scuola, le imprese e gli studenti. Prima fra tutti è proprio la scuola che, con importanti cambiamenti sulla didattica, esce dall’isolamento autoreferenziale e apre a nuove opportunità per gli studenti, che sperimentano il mondo del lavoro.
La Formica porta avanti da tempo queste collaborazioni con diverse scuole del territorio riminese, in quanto crede che sia un vero e proprio investimento, anche in termini di risorse umane e organizzative, destinato a dare i suoi più importanti risultati nel medio e lungo periodo.
“Si tratta di una disponibilità che qui in Formica rinnoviamo sempre volentieri – sottolinea Pietro Borghini – Non è solo un vantaggio per gli uffici della cooperativa che, in questo modo, riescono ad avere un aiuto per alcuni aspetti amministrativi, ma soprattutto per i ragazzi, che vengono ad imparare cosa significa essere cooperatori. Sentiamo forte questa responsabilità nei confronti dei più giovani, che in questo modo riescono a ridurre il divario tra le competenze in uscita dal sistema educativo e le competenze richieste dal mondo del lavoro. Un beneficio che ricade anche sulle imprese, nella riduzione dei costi di ricerca e selezione del personale e sulla formazione iniziale dei neo-assunti. In questo modo ciascuno studente, ha la possibilità di individuare e definire meglio le proprie attitudini, anche in vista delle scelte successive sia scolastiche che professionali. Inserendo gli studenti in un contesto organizzativo come il nostro, offriamo la possibilità di acquisire progressivamente alcune competenze professionali che gli saranno utili sia nella carriera scolastica che per l’ingresso nel mondo del lavoro. Per quanto ci è possibile – conclude il presidente della cooperativa – nei nostri stage lavorativi, stimoliamo i ragazzi ad uno sviluppo del pensiero critico e del problemsolving”.
La Formica, in questo senso, ha stabilito una vera e propria “alleanza educativa” con la scuola valorizzando quella che è la capacità formativa della cooperativa. Ne abbiamo parlato con Alisa, studentessa del V anno del Valturio, che ha terminato da poco lo stage di Alternanza Scuola Lavoro.
Che periodo hai fatto in cooperativa e come ti sei trovata ?
“Mi chiamo Alisa Kumbara e frequento la V dell’Istituto Tecnico-economico Valturio. Dal 10 al 22 dicembre sorso ho avuto la possibilità di svolgere il periodo di Alternanza Scuola-Lavoro presso la cooperativa. Fin dal primo giorno mi hanno accolto nel migliore dei modi, facendomi sentire a mio agio. Si sono sempre resi disponibili ad aiutarmi nei vari compiti con ulteriori spiegazioni o confronti. Non hanno mai avuto un tono autoritario, bensì hanno cercato di instaurare un rapporto “alla pari” in modo da mostrarmi il vero significato del loro lavoro e della cooperativa sociale.
Qual’è l’impressione hai avuto della cooperativa?
La prima impressione che ho avuto, nel vedere l’ambiente lavorativo e conoscendo le persone, è stata una sensazione d’appartenenza, come se fossero una “seconda famiglia”. Mi sono sembrati tutti molto legati fra di loro, cercando di aiutarsi a vicenda. Anche gli operai sono stati molto gentili e soprattutto simpatici nei miei confronti, anche se era la prima volta che ci vedevamo.
Di cosa ti sei occupata e cosa hai imparato?
Per quanto riguarda il mio lavoro, ho svolto varie mansioni, assistendo a varie pratiche per i dipendenti e ho avuto la possibilità di redigere il PowerPoint presentato nell’ultima assemblea dei soci di dicembre. Questo mi ha dato la possibilità di vedere come è fatta una cooperativa da dentro, come funzionano alcuni organi societari come l’assemblea oppure l collegio sindacale, in quanto è stato nominato per la prima volta proprio nell’ultima assemblea. Ho imparato tante cose, ma soprattutto penso di aver fatto una bella esperienza umana a contatto con persone molto preparate. Nonostante il mio carattere, a volte timido e riservato, la cooperativa è riuscita a farmi sentire parte di essa, anche se per un breve periodo. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che in qualche maniera mi hanno aiutato a crescere in questo importante stage lavorativo della mia vita scolastica”.
Violante Emiliano