Tra pre-assemblee e bilancio sociale, continua la festa dei vent’anni con il secondo appuntamento assembleare per i soci de La Formica
E’ stata un’assemblea davvero importante quella che si è svolta lo scorso 21 maggio presso la sala riunioni della sede di via Portogallo. Un momento di condivisione importante in cui i soci della cooperativa hanno approvato, in maniera davvero consapevole, il positivo bilancio. Erano stati infatti tutti opportunamente formati per l’occasione perché nei giorni precedenti, il 12 e 13 maggio, tutti i soci avevano partecipato alle così dette ‘pre-assemblee’.
Sono diversi anni che in Formica si rinnova questa bella consuetudine che ha lo scopo di dare a tutti i soci quelle nozioni necessarie a capire come viene formato un bilancio e quali sono le sue voci fondamentali. Quella dell’approvazione del bilancio economico, se condiviso con chiarezza e semplicità può diventare davvero un’occasione di grande trasparenza. Un’opportunità che, di questi tempi, non può non essere colta da chi vuole reagire e distinguersi nel mare magnum dei luoghi comuni sul mondo cooperativo.
Oltre al Bilancio Economico l’assemblea è stata anche l’occasione per distribuire il bilancio sociale, approvato nell’assemblea del primo marzo e appositamente realizzato per i 20 anni di vita dell’azienda. Si tratta per la cooperativa della quarta pubblicazione in tema di Bilancio Sociale, in questa edizione è stata tracciata la vita sociale di questo ventennio e la crescita non solo in termini di numeri ma in termini di persone, esperienze, solidarietà, relazioni intessute con la società civile, con le amministrazioni e con le associazioni profit e no profit, e tutti gli stakeholder. La pubblicazione contiene anche tante fotografie. Un lavoro impegnativo, realizzato con il contributo di tanti soci lavoratori, curato in particolare da Piera Rondini e Nicola Pastore. Si presenta come una raccolta di dati e informazioni sulla storia di questi venti anni ma anche come un momento di riflessione e di verifica sulle attività aziendali, per comprendere meglio la cooperativa, come impresa sociale e l’impatto, in termini di solidarietà e lavoro che questa realtà è stata capace di avere sul territorio riminese.
“Questo bilancio sociale – sottolinea Mirca Renzetti – intende non solo raccontare la storia dei nostri primi 20 anni, ma si pone l’obiettivo di misurare la nostra azione in questo ventennio. Ecco perché abbiamo deciso di prendere come riferimento la Carta dei Valori e dei Principi approvata nel Congresso del Centenario dell’Alleanza Cooperativa Internazionale che si è tenuto a Manchester nel Settembre 1995. Abbiamo cercato – conclude la Vicepresidente della cooperativa – di confrontare la nostra azione con ogni principio enunciato”.
La Carta inizia propio con la definizione: “Una cooperativa è un’associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata”.
“In questa definizione – ribadisce Pietro Borghini – ritrovo esattamente le origini della Nostra cooperativa; noi, un piccolo gruppo di ragazzi che avevano scelto di fare gli obiettori di coscienza alla Caritas, decidemmo di costruire insieme una struttura che ci permettesse di lavorare e allo stesso tempo di essere coerenti con i valori ideali di democrazia e di uguaglianza. Avevamo in mente un progetto per la nostra vita, ma era forte in noi anche l’obiettivo di soddisfare i bisogni delle persone più fragili che avevamo incontrato alla Caritas. Per questo – conclude il presidente – scegliemmo di essere Cooperativa Sociale di tipo B”.