Il territorio riminese risponde  all’iniziativa della Caritas con generosa solidarietà. Anche in cooperativa una risposta importante da parte di soci e lavoratori

Procede con grande condivisione il progetto del Fondo per il Lavoro che nasce da una grande idea di solidarietà per chi sta vivendo questa difficile situazione di crisi economica. Promosso dalla Caritas Diocesa di Rimini, il progetto partito nel 2013, va in aiuto alle  persone che hanno perso il posto di lavoro e non riescono più a condurre una vita dignitosa.

Importanti i numeri prodotti fin ora. Sono arrivate infatti a 302 le domande presentate al fondo, pervenute dalle diverse Caritas parrocchiali e dallo sportello del patronato Acli di Rimini. Una raccolta fondi senza precedenti per il territorio riminese che ha visto coinvolte insieme alla Caritas Diocesana anche la Caritas nazionale, le parrocchie del territorio,  associazioni, aziende, ordini professioanli, banche del territorio e tutti i privati, che hanno accolto  l’invito a condividere il disagio di chi  è stato colpito dalla perdita del lavoro.

Un unione di intenti che ha raccolto fin ora 327.109,65 euro, su un conto corrente opportunamente dedicato al fondo  (dati aggiornati al 9 gennaio scorso).

Con i 145.381,24 euro impegnati fin ora per somme già erogate o per contratti stipulati, sono state inserite in tutto 35 persone in varie realtà produttive, operanti nel settore industriale, o nel mercato di consumo. Tra questi ci sono  stati anche alcuni tirocini, mentre, fin ora, 28  sono stati i contratti di assunzione a tempo determinato.

Le aziende convenzionate che hanno effettuato assunzioni tramite il fondo sono state 23,  tra cui  cooperative sociali, alberghi, ristoranti, artigiani, industrie, negozi e studi commerciali.

“Durante l’ esperienza di questo ultimo anno – ribadisce  Roberto Casadei Menghi – mi ha colpito un aspetto in particolare, cioè la grande  prova di generosità, di attenzione e di sensibilità sociale, che la società riminese ha complessivamente dimostrato. Come ad esempio l’adesione di un azienda del territorio, che ha scelto di devolvere al Fondo il cospicuo contributo di 30.000 euro, con l’ esplicita richiesta di rimanere anonima. Oppure – conclude il coordinatore della Caritas Diocesana –  il caso commovente dell’ aiuto economico fornito da tantissime  persone, lavoratori precari e con scarse disponibilità economiche, che hanno  comunque deciso di aderire, conferendo somme  dell’ ordine di 30/50 euro.”

Anche l’iniziativa della lotteria “Zeinta di Borg”, che ha avuto la sua prima edizione nel 2014, è stata importante per incrementare la dotazione economica del fondo e ampliare l’operatività,  consentendo al progetto di fare  maggiori interventi di sostegno.

Numerosi poi sono i casi aziendali in cui fra i lavoratori stessi si è propagato il desiderio di aderire per manifestare la loro vicinanza ai colleghi rimasti senza lavoro.  Nella Cooperativa La Formica i lavoratori hanno sottoscritto 1.830,14 euro ai quali la cooperativa ha deciso di aggiungere una somma per arrivare a versare al fondo un totale di euro 4.000. In cooperativa sono stati 50 in tutto i lavoratori che,  hanno deciso di aderire al fondo con donazioni che variano dall’ 1% al  10% della loro paga. Tra questi 24 soci e 26 lavoratori non soci, di cui 17 con contratto a tempo determinato. Attraverso il Fondo per il lavoro nel corso del 2014,  La Formica ha assunto 4 lavoratori con contratto a termine.

In un momento di grande crisi economica come quello che stiamo vivendo questo progetto è una risposta reale alle necessità lavorative ed economiche delle famiglie. Un progetto che ha anche il grande merito di aver stimolato e fatto emergere una grande solidarietà fra gli stessi lavoratori.